Intitolata al Santo Patrono, San Michele Arcangelo, è la chiesa madre di Trentola, edificata nel 1614 e consacrata dal Vescovo di Caserta nel 1723.
L’edificio - a navata unica, con una cupola antistante il presbiterio - è impreziosito, oltre che dalle statue raffiguranti Santi, da un crocifisso ligneo del 1700; da dodici tele, recentemente restaurate, che ritraggono avvenimenti legati alle apparizioni di san Michele; da un trittico del Crivelli, risalente al 1500, costituito da tavole in legno raffiguranti San Giovanni, la Madonna in Trono e San Michele.
Particolarmente suggestiva è la statua di San Michele, fatta scolpire nel legno dai trentolesi nella posa di trionfatore: la scultura, eseguita da abili maestri fiorentini, raffigura il santo sotto le sembianze di un giovane alato munito di un'armatura da guerriero, che si erge vittorioso sul corpo annichilito di satana.
I festeggiamenti in onore del Patrono si svolgono nella seconda domenica di maggio, a ricordo della prima apparizione di San Michele Arcangelo, avvenuta l’8 maggio del 490.
Il culto di San Michele ha origine in Oriente, dove l’Arcangelo è venerato con il titolo di archistratega, corrispondente al latino “principe delle milizie celesti”. Quest’ultimo appellativo compare anche nelle preghiere dedicate al Santo.
In Europa, il medesimo culto si diffuse molto nel periodo prerinascimentale, anche in conseguenza dell’apparizione avvenuta sul Gargano, a monte Sant’Angelo.
A San Michele sono attribuiti vari titoli, come: “guaritore delle anime”, “comandante delle schiere celesti” e “Arcangelo”, il difensore dell’onnipotenza di Dio. Il nome Michele significa "Chi come Dio?", scritta impressa sullo scudo del Santo, ed esprime la strenua difesa della reggenza divina sull’universo, che pone il potere del giudizio solo nelle mani del Padre Eterno, perché nessuno nel creato può essere come Dio.
Ai parrocchiani di Trentola Ducenta, che venerano san Michele, vengono offerti una strada, un tragitto, un itinerario, che possono essere seguiti per diventare, con l’intercessione del Santo Patrono, dei veri discepoli di Cristo.
Attuale reggente della parrocchia di San Michele è don Marcellino Cassandra, originario della consorella di San Marcellino, succeduto a don Vincenzo Marino, attuale parroco di Sant’Antonio ai Cappuccini in Caivano. La parrocchia di San Michele annovera tra i suoi precedenti parroci - a partire dal 1995, anno di morte del trentolese mons. Raffaele Pagano - anche l’attuale Vescovo di Nola SE Mons. Francesco Marino.
Preghiera a San Michele Arcangelo
O Principe gloriosissimo delle milizie celesti, San Michele Arcangelo, difendici nei combattimenti e nelle lotte terribili che dobbiamo sostenere in questo mondo contro il nemico infernale. Tu, principe invincibile, soccorri tutto il popolo di Dio; Tu, che la Santa Chiesa venera come Custode e Patrono e si gloria di avere a suo difensore contro gli assalti del maligno, prega per noi il Dio della pace, perché il demonio sia umiliato e vinto. Proteggi, o San Michele Arcangelo, particolarmente le nostre famiglie, che ti hanno scelto come loro protettore, e ottienici dall’Altissimo le grazie necessarie per la nostra salvezza. Amen.